Le Associazioni di autori e autrici del Cinema e dell’Audiovisivo chiedono un incontro al Ministro Sangiuliano per aprire un dialogo.

 

Grazie al Ministro Sangiuliano, perché esprimendo la sua idea su quello che è il mondo del cinema e dell’audiovisivo ci dà l’opportunità di spiegare meglio, a lui e a chi non conosca bene i funzionamenti del nostro settore, come vive e come lavora una categoria – quella degli autori e autrici: registe e registi, sceneggiatrici e sceneggiatori – che passa il tempo a raccontare, ma che raramente si racconta.

Per farlo usiamo un’immagine. L’iceberg.

La punta dell’iceberg sono gli autori e le autrici riconosciuti/e a livello internazionale, i capofila che giustamente godono dei frutti del loro talento e della loro meritata notorietà, e che possono esporsi in prima persona a difesa di tutta la categoria, come ha fatto il nostro collega Paolo Sorrentino, che pubblicamente ringraziamo.

Ma il 90% di un iceberg, come è noto, si trova sotto la superficie dell’acqua. Il 90% degli autori compone il gigantesco e invisibile corpo che consente a quella punta di stare a galla, che costruisce, nutre, arricchisce e diversifica l’offerta di cinema e audiovisivo, contribuendo con altri comparti a definire un’identità culturale del Paese realistica perché sfaccettata, e non da ultimo dando vita a un settore industriale nel quale sono impiegati migliaia di lavoratori e maestranze.

È un corpo composto da lavoratori autonomi che fanno lavori discontinui e incassano a singhiozzo, che non hanno un contratto nazionale e nemmeno un accordo di categoria, che non godono di ammortizzatori sociali, ferie, malattia; che da anni combattono per vedersi riconosciuti un diritto alla pensione, alla maternità e alla paternità; che per anni, quando entrano nel mondo del lavoro, vengono sfruttati e sottopagati perché non esistono dei minimi salariali di riferimento, non esistono regole.

A questo 90% bisogna pensare quando si parla di autori, e quando si progettano riforme di settore, perché la punta dell’iceberg non subirà scossoni, almeno fino a quando non si sarà sciolto tutto il ghiaccio.

Ma ben vengano riforme e correttivi di un sistema che può essere ottimizzato in maniera virtuosa, che ha presentato storture e nel quale si possono ottenere risparmi per poter meglio indirizzare e valorizzare gli investimenti. Noi come associazioni di categoria da molti anni avanziamo proposte in merito, e cogliamo l’occasione per rinnovare la richiesta che abbiamo fatto al Ministro Sangiuliano di incontrarci per parlarne, perché come ogni autore sa, due monologhi non fanno un dialogo.

100autori, ANAC, WGI, AIR3, Doc/it

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