Cinema, le associazioni: competenza sia criterio su nomine esperti per sostegni selettivi

Le associazioni 100autori, Agici, AIR3, ANAC, Anica Unione produttori, ASA, CNA cinema e audiovisivo, Confartigianato cinema e audiovisivo, Doc/it, LARA, Unita, WGI insieme a AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema a nome del comparto della promozione, hanno appreso dalla stampa che il Ministero della cultura sta definendo le nomine degli esperti previsti dalla legge n. 220 del 2016 per l’assegnazione dei sostegni selettivi.

 

Nel progetto di riforma deciso dal Ministero, i fondi selettivi sono diventati molto più cospicui, attribuendo agli esperti che selezioneranno i progetti un ruolo di gestione di denaro pubblico molto rilevante, da cui dipenderanno le sorti di una parte importante della produzione nazionale, certamente quella più rilevante culturalmente.

Storicamente sono sostenuti dal MIC la grandissima parte dei film che rappresentano l’Italia nei maggiori festival cinematografici, che valorizzano la storia e i personaggi che costituiscono l’identità italiana e le migliori opere di nuovi autori che sono il futuro della nostra industria. Molti di questi potrebbero non avere altra possibilità di esistere al di fuori dei sostegni selettivi.

Per quanto riguarda le manifestazioni cinematografiche, che già hanno patito le conseguenze dei forti ritardi nell’erogazione dei contributi 2023, le attuali tempistiche fanno temere per un protrarsi dei ritardi anche per le erogazioni 2024.

Un’ulteriore novità è data dalla decisione, ampiamente condivisa dall’industria, di retribuire gli esperti.

 

Nell’auspicato clima di collaborazione tra il settore e le Istituzioni competenti, in coerenza con il dialogo instaurato, si rivela l’opportunità, come già manifestato in precedenti circostanze, che le scelte siano fondate sull’unico criterio della competenza e non siano minimamente venate da altri criteri se non quelli che mirino a garantire la qualità, il pluralismo, e la libertà creativa e di espressione.

 

È molto importate per noi, nel rispetto dei ruoli e di chi governa e decide, che ci sia chiarezza e condivisione sui processi e criteri nelle nomine degli esperti che così tanta importanza avranno nella possibilità di esercitare il nostro lavoro.

 

Alla luce della legge, che indica come i membri delle commissioni debbano essere “personalità con comprovata qualificazione professionale nel settore” chiediamo che:

1) vengano rese pubbliche le competenze ritenute necessarie e le modalità di selezione dei membri della commissione;

2) siano previste commissioni miste, ossia comprendenti personalità operanti in diverse aree di attività, nell’ambito del settore considerato come ad esempio i) professionisti di comprovata esperienza nei campi della creazione, sviluppo, produzione, e distribuzione di opere audiovisive a livello nazionale e internazionale, ii) esercenti; iii) esercenti di cinema d’essai ;  iv) selezionatori dei principali festival italiani e internazionali; v) lettori per broadcaster e piattaforme, questi ultimi con almeno un’esperienza triennale; vi) membri della giuria di concorsi nazionali o internazionali come il Premio Solinas; vii) lettori di Eurimages e di Europa Creativa; vii) esperti nel campo della promozione cinematografica e nella valorizzazione culturale del territorio

3) sia emanato un bando affinché tutti i soggetti in possesso dei requisiti richiesti possano presentare la propria candidatura, così come d’uso da molti anni per analoghe responsabilità sia per Eurimages che per Europa Creativa;

4) sia stabilito un turnover che possa consentire a tanti di prestare il proprio contributo per un tempo ragionevole, compatibile con una sospensione temporanea dell’attività lavorativa, di nuovo come d’uso per Eurimages ed Europa Creativa e per analoghi fondi in molti paesi europei.

 

Quanto sopra con l’obiettivo condiviso di tenere insieme molta competenza, molta trasparenza, molte idee di cinema, molte idee di Paese, ed è ciò che, sin dall’inizio, ci sta a cuore più di tutto.

Il nostro comparto è fermo da mesi, nell’attesa che i decreti e le riforme vengano decise e attuate; insistiamo a voler collaborare con senso di responsabilità per far ripartire le produzioni, che danno lavoro a migliaia di lavoratori e lavoratrici attualmente disoccupate/i, e con il pensiero che il cinema debba essere libero e plurale. Solo questo ci interessa.

 

 

100autori

AFIC

Agici

AIR3

ANAC

Anica Unione produttori

ASA

CNA cinema e audiovisivo

Confartigianato cinema e audiovisivo

Doc/it

LARA

Unita

WGI

 

 

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